L’aglio è una pianta estremamente antica, duttile ed apprezzata soprattutto in cucina ma anche come rimedio officinale e nel campo erboristico, oltre ad essere molto soddisfacente vedere crescere dopo aver piantato e curato l’aglio nel nostro giardino oppure orto. L’aglio infatti può tranquillamente crescere anche “in proprio” ed è in grado di dare grandi soddisfazioni, a patto di seguire alcune regole.
La guida di oggi è alla portata di tutti e può davvero permetterci non solo di coltivare l’aglio ma anche di ottenere un eccellente raccolto. Essendo un ortaggio che sviluppa sotto terra, piantare e seguire alcune procedure comunque alla portata di tutti ci permette di ottenere un raccolto a dir poco importante.
L’importanza dell’aglio
L’aglio è una pianta diffusa in tutto il mondo ma ha origini probabilmente asiatiche, la parte che si consuma in cucina ed in erboristeria ha una consistenza bulbosa e cresce, come detto sotto terra, ed è un prodotto della natura molto apprezzato tanto in antichità, considerato un rimedio officinale molto importante grazie alle capacità antinfiammatorie ed antibiotiche, ma anche un eccellente condimento.
E’ facile da coltivare, si tratta di una pianta, che nelle pur numerose tipologie e versioni può crescere anche in un contesto “standard” che può essere quello di un giardino non particolarmente ricco di nutrienti oppure una esposizione solare non così marcata. La coltivazione e la preparazione della semina è però importantissima, seguendo alcuni metodi molto conosciuti.
Come piantare e coltivare l’aglio
Si parte naturalmente dalla scelta del terreno, va bene anche quello standard generico ed è bene non concimare il terreno: i bulbi sono decisamente autosufficienti e preferiscono un terreno quasi povero: il terreno va smosso e zappettato almeno il giorno prima, bisogna poi sviluppare delle piccole buche profonde almeno un paio di centimetri per contenere i semi, ossia gli spicchi. Poi si procede così:
- Scegliere quelli esterni, che sono più grandi di una testa di aglio, possibilmente quelli più sviluppati e dalla forma leggermente curva.
- Nell’inserire lo spicchio nella buca bisogna ricordarsi di inserirlo con la punta verso l’alto
- Il periodo migliore per la semina dell’aglio è tra la fine dell’autunno e la fine dell’inverno, dipende dalla regione e dal clima
Come detto va bene un terreno poco concimato anzi meglio non farlo proprio, questo può far sviluppare il marciume nella pianta, che ha bisogno di mediamente di poche cure ed attenzioni non serve tenerlo d’occhio molto spesso, l’importante risulta essere evitare la non sufficiente esposizione solare: i bulbi hanno bisogno infatti di luce in buona quantità.
Se abbiamo un giardino o un orto dobbiamo distanziare ogni buca di almeno 10 cm, ed avere cura di rendere il terreno più drenante possibile soprattutto se decidiamo di piantare l’aglio in vaso o in un contenitore. L’irrigazione deve esserere abbastanza costante ma non eccessiva, se il terreno e l’ambiente è abbastanza umido basta tenere d’occhio.