Quando seminare l’insalata? Ecco la risposta dell’esperto

Coltivare e seminare l’insalata è qualcosa di estremamente portato ad essere diffuso, anche in un comune orto di casa oppure attraverso un balcone con tanto di vasi, anche perchè esistono numerose tipologie di insalata, molte di queste possono essere assolutamente integrate nell’ambito della coltivazione tradizionale. La tempistica nella semina è essenziale ma esendo l’insalata non una sola, non è facilissimo capirlo.

Il periodo della semina è essenziale per qualsiasi vegetale, anche perchè parecchie tipologie di insalata sono effettivamente in grado di sviluppare un po’ di difficoltà ed anche una mancata crescita se si va incontro ad un errore: si tratta quindi di qualcosa di estremamente da tenere d’occhio, conoscendo rispettivamente il tipo di insalata.

L’insalata e la coltivazione

L’insalata in senso generale può essere configurata come una qualsiasi tipo di prodotto a base vegetale che può contenere anche fusti, foglie e ortaggi commestibili, anche se il termine in Italiano applicato al cibo può riguardare qualsiasi cibo “unito” in qualche modo, in ambito di coltivazione va invece distinta nelle varie tipologie che conosciamo, ed in parecchi casi la scienza va ad unirsi con la tradizione.

Infatti oltre a gestire il tipo di verdura che abbiamo scelto, possiamo scegliere due metodologie generali, ossia piantare in determinati momenti oppure scegliere se seguire la tradizione, che prevede il seguire le fasi lunari, come è evidenziato ancora oggi su larga scala: le fasi lunari non influenzano sempre le coltivazioni ma quasi sempre un contadino consiglierà di seminare durante la fase calante.

Quando e come seminare

Generalmente comunque esistono vari modi di portare avanti la semina, quasi sempre si scelgono periodi non troppo a ridosso dell’inverno, generalmente a seconda del clima locale si opta per una semina dalla fine dell’inverno fino alla primavera inoltrata, ricordando che la maggior parte dell’insalata germina e cresce in 30 o 40 giorni in condizioni eccellenti.

  • Ricordare di non seminare tutte le piante nello stesso luogo ma “dare spazio” e provare periodi diversi
  • Evitare il caldo costante, l’insalata ha bisogno di luce ma non troppo diretta
  • Quando saremo pronti a tagliare, meglio lasciare almeno un centimetro così da permettere all’insalata di ricrescere.

In giardino abbiamo più possibilità, e basta seminare a 1-2 cm di profondità, agendo anche con un composto o terriccio arricchito da un fertilizzante locale, anche se molti preferiscono il letame animale, come quello ovino oppure quello bovino. In mancanza di altro va bene qualsiasi scarto di tipo alimentare, dall’acqua di cottura fino ai fondi di caffè.

Per il vaso c’è bisogno di uno abbastanza profondo e largo circa in diametro il doppio della dimensione che dovrebbe poi avere l’insalata una volta cresciuta: per questo motivo bisogna sempre decidere di disseminare e mai utilizzare un terreno troppo compatto, anche in questo caso è importante poi utilizzare un compost.

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