Dopo l’oro, l’argento è uno dei metalli preziosi che non smette di stupire sia negli ambienti economici che in quelli pratici, pur essendo trattato spesso con enorme cura e rispetto soprattutto nel caso degli oggetti preziosi, come gioielli, argenteria e altre tipologie di ninnoli. L’argento pur essendo un metallo nobile va pulito abbastanza spesso e non solo per fini estetici in quanto può annerire.
Esistono varie spiegazioni scientifiche che spiegano in modo preciso perchè l’argento deve essere salvaguardato nella sua forma di aspetto estetico, e farlo è abbastanza semplice, basta seguire alcuni trucchi conosciuti da oramai svariati decenni, se non addirittura di più: i trucchi della nonna non sono tutti effettivamente efficaci, ma quali sono quelli adatti?
Le proprietà dell’argento
L’argento è da sempre o quasi nella lista dei metalli preziosi, condizione che rende questo tipo di metallo, dalla natura molto duttile e preziosa, essere considerato uno dei migliori sostituti dell’oro tra gli oggetti che simboleggiano la ricchezza, ed esattamente come l’oro ha numerose proprietà, non corrode e non si arrugginisce ma tende ad ossidarsi.
Questo avviene a causa della percentuale di un altro metallo meno “nobile” al suo interno che generalmente è rame: tutti gli oggetti d’argento hanno quantitativi di rame, il che porta ad esempio quando sono a contatto con sudore, saponi e altri elementi ambientali una patina verdarstra o verde scuro che è antiestetica ma che può essere facilmente eliminata.
Come pulire l’argento
Il metodo più semplice è conosciuto è quello di provocare l’elettrolisi, ossia una reazione chimica possibile rivestendo un contenitore con carta stagnola, completamente, inserire i nostri oggetti in argento e poi aggiungere acqua calda e sale grosso. Basta lasciare gli oggetti a contatto con la carta stagnola per almeno 1 ora per vedere la parte annerita svanire come per magia. Alternativamente possiamo usare:
- Dentifricio da applicare con cura e spazzolino morbido
- Succo di limone da spruzzare sugli oggetti in argento
- Aceto e acqua di cottura delle patate
Allo stesso modo possiamo avere ottimi risultati anche con il bicarbonato di sodio, sempre utilizzando una pirofila o un contenitore simile e la carta stagnola: l’elettrolisi infatti può scattare anche con questa sostanza diffusa molti usano entrambi nello stesso momento così da aumentare l’efficacia. E’ un trattamento sicuro che può essere effettuato senza grossi rischi anche pià volte al giorno.
In tutti i casi dobbiamo avere una grande cura nell’utilizzare strumenti troppo duri: l’argento infatti può graffiarsi con grande facilità e provocare una serie di problemi anche estetici che sono poi impossibili da risolvere. Particolare attenzione se oltre all’argento sui nostri oggetti sono presenti anche delle pietre preziose oppure altri metalli.