Le orchidee sono tra i fiori più interessanti e stimolanti da coltivare e da gestire, anche se riuscire a farlo in modo giusto può essere “cosa da esperti” o quasi: scoprire come si curano le orchidee richiede tempo e dedizione ma può dare enorme soddisfazione, ragion per cui consultare consigli di esperti ed appassionati attraverso una guida, è senz’altro una ottima idea e quantomeno un ottimo inizio.
Sono piante erbacee perenni, che possono vivere anche molto a lungo ed in condizioni relativamente stabili ma allo stesso tempo bisogna capire come prendersene cura, avendo un tipo di habitat a volte difficile da inquadrare. Nelle prossime righe evidenzieremo le principali cose da tenere conto quanto si hanno a che fare con delle orchidee.
L’habitat delle orchidee
Tutte le orchidee fanno parte della famiglia delle piante note come Asparagales, di provenienza tropicale e solo alcune forme e tipologie riescono a sopravvivere in ambienti diversi. Ha però bisogno sempre di un ambiente particolare, tendenzialmente umido condizione che può portare anche a qualche difficoltà iniziale.
Esistono prodotti come concimi e vasi appositi per queste piante, che a fronte di una serie di attenzioni maggiore, possono restituire una grande bellezza estetica e soddisfazione.
I principali consigli da seguire
Ci sono alcune cose di cui tenere conto quando si gestiscono le orchidee, partendo dal principio: proviamo ad esaminare le principali peculiarità.
Inizialmente possiamo andare incontro ad alcune difficoltà, per questo è bene non perdere mai la pazienza con le orchidee che sono in grado di insegnarci anche molto.
- Sono piante sensibili ai cambi di temperatura repentini, hanno bisogno sempre di un periodo di adattamento quando sono spostate, ad esempio non conviene cambiarle di posizione troppo spesso. Necessitano mediamente di una buona umidità e luce ma non troppo diretto, così non bisogna tenerle accanto a deumidificatori. Il clima perfetto è tra i 18 ed i 26 gradi centigradi.
- E’ una buona idea soprattutto all’inizio scegliere varianti più conosciute come ad esempio Phalaenopsis oppure la Miltonia, o ancora la Cymbidium, che hanno colorazioni ma anche dimensioni differenti, ed utilizzare vasi trasparenti come in vetro o plastica trasparente così da comprendere lo stato delle radici, cosa molto importante.
- L’innaffiatura è un qualcosa di delicato, perchè sono in grado di assumere nutrienti anche dall’aria grazie alle radici aeree. Il metodo più comune è quello di immergere l’intero vaso in un po’ d’acqua a temperatura ambiente e poi lasciarlo “scolare” così da eliminare l’acqua in eccesso.
- La concimazione è importante ma deve essere effettuata prevalentemente durante la fioritura (generalmente tra la fine dell’inverno alla primavera) utilizzando dei concimi specifici, sia in forma liquida che tramite bastoncini.
Infine le ochidee vanno potate in modo molto selettivo e solo quando ci sono rami o steli davvero molto secchi.