I cristantemi sono fiori dalla forma particolarissima e dalla fioritura molto definita durante il tardo periodo estivo ma che può continuare fino ad ottobre pieno, rappresentano una delle varianti maggiormente apprezzate del periodo nonchè un tipo di pianta da fiore con maggiori leggende e significati. I cristantemi in fiore contraddistinguono il paesaggio di diversi ambienti anche in Italia, ed imparare come curarli può essere fonte di grande soddisfazione personale, oltre a dare risultati rilevanti.
E’ però importante comprendere la natura del crisantemo prima di prendersene cura, anche in virtù di un habitat naturale che può essere un po’ difficile da trovare, essendo un fiore mediamente delicato ma in grado di dare una grande gioia durante il periodo della fioritura. Come curare i crisantemi in fiore?
Da dove arrivano i crisantemi?
Pianta che è spiccatamente di origine asiatica, quasi sempre viene in mente la terra del Sol Levante, ossia il Giappone quando si osserva o si parla dei crisantemi, dove sono percepiti con grande positività, al centro di varie feste legate alla fertilità ma anche alla produzione di vegetali, mentre in Europa viene percepito come un fiore meno “allegro”, addirittura associato al 2 Novembre, in Italia. E’ comunque una specie che conta diverse varianti e che può essere facile da coltivare, a patto di ricordare alcune accortenze.
Ne esistono varie tipologie, dimensioni molto diverse e colorazioni estremamente variegate, inoltre alcune varianti possono fiorire e sopravvivere nella fioritura anche fino alla fine di novembre, però proprio la fioritura evidenzia la fase più delicata e per questo è essenziale capire come prendersene cura.
Come curare i crisantemi
E’ un fiore che rispetto ad altri fiorisce tardi, quindi bisogna ricordare alcune cose:
- Possono essere piantati in giardino ma anche in balcone o terrazza, amano il sole ma non eccessivamente diretto, bisogna però tenerli poco lontano dalle brezze fredde
- Hanno bisogno di abbastanza spazio se decidiamo di coltivarne in quantità in un certo tipo di area, per questo conviene sempre seminarli o piantarli ad almeno 8-10 centimetri l’uno dall’altro.
- Importante è ridurre un po’ le irrigazioni in modo tale da evitare la comparsa di malattie fungine come la ruggine o altri parassiti animali. Il segreto è irrigare quel tanto che basta da fornire alla pianta l’umidità necessaria da mantenere il terriccio appena umido e mai innaffiare durante le giornate di pieno sole, ma farlo di primo mattino o al tramonto.
- Prima del periodo autunnale vanno concimate con regolarità con un composto a lenta ceditura.