Con l’autunno arriva il tempo di rispolverare i “vestiti pesanti” ed i piumoni pur essendo parte della biancheria da letto (ma non solo) rientrano nella categoria delle coperte che sono adatte ai climi più rigidi, generalmente si tratta di forme imbottite di rivestiture in tessuto e possono avere un tipo di contenuto interno costituito da una forma di imbottitura che può essere di origine animale (come le piume d’oca) oppure di tipo sintetico. Essendo arrivato il tempo dei piumoni è necessario quanto consigliabile assumere alcuni consigli prima di utilizzarli.
Oltre a questi, che evidenzieremo nelle prossime righe, è altresì utile capire anche come gestire e conservare il nostro piumone in modo da farlo durare a lungo.
Occhio ai piumoni: cosa fare prima di usarli?
Il piumone è solitamente una delle forme più ingombranti di coperte e biancherie da letto immaginabili, per questo spesso conviene conservarli a partire dall’inizio della primavera in sacche apposite, spesso vendute in combinazione con il prodotto, oppure utilizzare una speciale sacca da utilizzare con un sistema sottovuoto, così che possa occupare poco spazio. Questo metodo però a lungo andare può portare ad una più facile presenza di muffe e batteri tra l’imbottitura, soprattutto se è di origine animale, quindi è meglio, soprattutto se viviamo in una zona tendenzialmente conosciuta da inverni poco lunghi, non fare ricorso al sotto vuoto.
Prima di utilizzare il piumone la prima volta o riutilizzarli dopo averli tirato fuori conviene arieggiarlo tenendolo possibilmente all’aperto in condizioni arieggiate ad esempio sullo stendino o nei pressi del balcone così che possa naturalmente ritrovare la forma originaria e riempirsi di aria in modo sufficiente, condizione da ripetere almeno una volta a settimana.
Bisogna anche ricordare di non utilizzare il piumone come se fosse un lenzuolo o una coperta, ma sempre con una forma di biancheri tra il piumone ed il nostro corpo, così da evitare che possa macchiarsi di sudore o altri residui.
Se possediamo la versione sintetica, chiamata trapunta possiamo lavarla abbastanza tranquillamente ogni 3-4 mesi al massimo, utilizzando però il metodo consigliato sull’etichetta e stampato dal produttore, mentre se abbiamo un vero piumone con piume d’oca è consigliabile lavarlo più di rado, evitando di farlo con altri capi di abbigliamento oppure altre tipologie di lenzuola: conviene utilizzare lavaggi specifici, a temperature molto basse (o ancora meglio a mano) e lasciare asciugare il piumone in una giornata decisamente ventosa e poco soleggiata, non “steso” in verticale ma opportunamente posizionato in orizzontale in modo che la forma non vada a modificarsi una volta asciugatosi.
Per il lavaggio si può usare in aggiunta anche il bicarbonato di sodio che sbianca ed igienizza in modo eccellente ma delicato il nostro piumone.