Quando parliamo di pulizie domestiche (e non solo), le spugne sono un elemento ampiamente utilizzato, forse il più utilizzato. Le spugne sono davvero fondamentali ed ogni superficie, così come ogni tipo di sporco, richiedono un’attenzione specifica e, di conseguenza, anche una spugna specifica che si adatti alle loro caratteristiche.
Utilizzare una spugna non adatta al tipo di materiale interessato ed al tipo di sporco generatosi, potrebbe causare l’insorgenza di danni, specie sugli oggetti maggiormente delicati, e non si riuscirebbe a pulire a fondo nella maniera corretta. Per cui, vediamo insieme quali sono tutte le tipologie di spugne esistenti e come si devono impiegare nella maniera adeguata:
Una spugna per ogni tipo di materiale: eccole tutte
Le prime da prendere in considerazione, sono le spugne fatte in cellulosa, specifiche per le superfici delicate come: legno, vetro e marmo. La loro costituzione porosa consente di assorbire bene l’acqua e di far uscire il sapone in maniera uniforme, evitando la formazione dei graffi. Queste spugne pongono anche una particolare attenzione all’ambiente, poiché biodegradabili.
Passiamo poi, alle spugne abrasive per lo sporco ostinato. Queste prevedono un lato più ruvido ed uno, invece, più morbido. Si utilizzano tipicamente per rimuovere le incrostazioni, le macchie ostinate ed il grasso difficile da riuscire a rimuovere. Per tanto, le si ritrova molto spesso anche nelle cucine, utilizzate per pulire le pentole, le padelle e gli accessori in acciaio inox.
Non si possono usare assolutamente su superfici come vetro o legno, altrimenti i graffi che si generebbero sarebbero davvero dannosi. La terza tipologia di spugne, sono quelle antigraffio. Queste sono tipicamente usate sul teflon o su vetroceramica, poiché hanno un’azione abrasiva ma che non causa danni permanenti. Si usano spesso per gli utensili da cucina antiaderenti.
Poche persone ne sono a conoscenza, ma esistono anche le spugne in melamina per le macchie particolarmente ostinate. Chi le conosce, sa che prendono il nome di “gomma magica” e che si usano per rimuovere macchie dalle pareti, pavimenti ed altre superfici rigide. Simulano l’azione della carta vetrata, togliendo le macchie senza ricorrere all’aggiunta di detergenti chimici.
Le spugne in microfibra, invece, si usano per le superfici lisce e sensibili alla polvere come schermi delle tv, monitor ed occhiali. Sono parecchio morbide e riescono a raccogliere tutta la polvere senza generare graffi, effettuando dunque una pulizia a secco. Infine, abbiamo le spugne per l’uso industriale.
Queste si usano in luoghi come le officine ed i laboratori. Sono state fatte proprio per resistere bene alle sostanze chimiche aggressive e per togliere lo sporco particolarmente incrostato. Si riconoscono per la loro robustezza e per la loro durata, molto più prolungata rispetto a quella delle tipiche spugne.