La lavanda rappresenta una delle piante aromatiche più amate ed utilizzate per donare un profumo fresco ed inebriante a tutti gli ambienti. Si può utilizzare anche per creare degli oli essenziali fai-da-te oppure per preparare degli ottimi rimedi di originale naturale. Il motivo principale della sua ampia coltivazione è proprio il suo magnifico profumo.
Proprio per tale motivo, spesso ci si chiede in che modo sia possibile coltivare la lavanda mantenendo quel tipico profumo avvolgente. Per riuscire a preservare quell’odore intenso, anche dopo la raccolta, è fondamentale che vengano seguiti alcuni accorgimenti. Vediamo come è possibile cogliere la lavanda mantenendo il suo magnifico profumo:
Ecco tutti i consigli su come raccogliere la lavanda mantenendone il profumo:
Uno dei segreti principali che garantiscono la preservazione del profumo della lavanda, è scegliere il momento adatto per la raccolta. Questa pianta si raccoglie nel momento di piena fioritura, ovvero quando la maggior parte dei fiori presenti sulla spiga sono ancora chiusi o sbocciati da molto poco. In questo periodo, l’olio essenziale presente nei fiori è molto concentrato.
Inoltre, la raccolta deve avvenire di buon mattino, in un lasso di tempo preciso: quando la rugiada si è asciugata e prima che il sole sia già alto. Il sole forte, infatti, porta all’evaporazione degli oli essenziali contenuti nella pianta, riducendo le note del profumo. Per effettuare la raccolta, servono strumenti affilati e puliti, come falci e forbici.
Il taglio deve avvenire a circa un terzo dell’altezza del fusto, stando attenti a lasciare un numero sufficiente di foglie verdi. Ciò è essenziale affinché la pianta si rigeneri e prosegui con la propria crescita. Una volta raccolta, bisogna procedere con il giusto metodo di essiccazione per evitare che perda il suo profumo.
I fusti della lavanda devono essere legati assieme in dei piccoli mazzetti tramite uno spago o un semplice elastico. Mazzetti troppo grandi non vanno bene, perché è necessario che l’aria circoli bene tra le varie foglie per riuscire nel processo di essiccazione. Quest’ultima deve avvenire in un luogo fresco, con ombra e dove tira abbastanza vento.
L’esposizione diretta ai raggi solari, è totalmente da evitare, dato che potrebbero far evaporare gli oli essenziali e quindi far svanire il profumo. Inoltre, altro consiglio è di mettere la lavanda a testa in giù, così che si tenga in buone condizioni e che si preservi tutto il profumo. L’essiccazione può durare dalle due alle quattro settimane, dipendendo dall’umidità dell’ambiente.
Infine, la lavanda essiccata si può conservare in dei contenitori ermetici. Oppure, la si può inserire in dei sacchetti di cotone o di lino e metterla negli armadi e nei cassetti. L’importante è che essa sia tenuta lontana dalla luce solare e dall’umidità.